Alpecin-Deceuninck, Mathieu Van Der Poel non pensa alle 5 Monumento: “Cerco di concentrarmi sulle gare che posso vincere”
Vincere le cinque Monumento non è un obiettivo per Mathieu van der Poel, almeno non nel breve termine. Il leader della Alpecin – Deceuninck ha chiuso questo fine settimana la sua stagione su strada con l’esibizione al Criterium di Madrid, pronto ora a godersi almeno sei settimane di stop prima di tornare alle corse a fine dicembre con il ciclocross, conferma che ormai è soprattutto su strada che sente di avere nuove grandi sfide da affrontare. Fra queste però non c’è l’inseguire un obiettivo molto difficile, che sente non gli appartiene, anche se ha già chiuso in Top10 le due grandi corse che non ha ancora vinto. Dopo aver aggiunto quest’anno Milano – Sanremo e Parigi – Roubaix alle due edizioni del Giro delle Fiandre, il classe 1995 non sembra dunque interessato a fare lo stesso con Liegi – Bastogne – Liegi e Il Lombardia, decisamente meno nelle sue corde.
“Cerco di concentrarmi sulle gare che posso vincere – commenta ai microfoni di Eurosport, pur aprendo uno spiraglio per il futuro non prossimo – Forse la Liegi è possibile, l’ho fatta una volta e ci sono comunque andato abbastanza vicino. Ma il Lombardia è una storia completamente diversa. Si tratta di una corsa decisamente più per gli scalatori puri. Forse ci proverò una volta, ma cerco di concentrarmi soprattutto sulle gare in cui ho buone possibilità di vincere”.
Tra queste ovviamente anche il suo primo amore, una fiamma che tuttavia sembra essersi un po’ spenta nella monotonia del successo: “Mi piace ancora il fatto di poter passare da una disciplina all’altra, in modo da non dovermi concentrare su una sola cosa per tutto l’anno. Ma nel ciclocross non ho più molte sfide, le ho spostate in gran parte sulla strada. Il ciclocross mi aiuta a durare di più su strada e ad essere ragionevolmente fresco alla fine delle gare più lunghe. Le finali delle classiche sono ormai diventate un po’ come delle gare di ciclocross, che durano da un’ora a un’ora e mezza. La differenza è che prima hai già corso per cinque ore”.
Nel suo eclettismo, trova ovviamente spazio anche la MTB, con in particolare il sogno olimpico andato malamente in frantumi a Tokyo con una caduta che ha fatto il giro del mondo. I Giochi di Parigi 2024 sono dunque un grande obiettivo per lui il prossimo anno, che abbinerà nuovamente al Tour de France, forse nuovamente in versione gregario di lusso: “Mi sono divertito nel poter aiutare Jasper – aggiunge – Abbiamo vinto la Maglia Verde come squadra e penso fosse il massimo che potessimo ottenere visto che al momento non abbiamo ancora un uomo di classifica. Penso che possiamo essere fieri del nostro risultato e sono felice di aver contribuito”.
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